I petali di Gauguin

Sono centinaia le specie di ibisco, (famiglia della Malvaceae) anche molto diverse tra loro, nella maggioranza dei casi più o meno sensibili al freddo, alcune si possono considerare completamente rustiche.
Le specie conosciute e coltivate sono però molto poche, anche se presenti in un grande numero di varietà e cultivar.
Il più comune, il più usato, il più “facile” è sicuramente l’Hibiscus syriacus. Dal nome parrebbe originario della Siria, in realtà il suo aerale di diffusione comprende l’India e la Cina.E’ un albero di piccole dimensioni, più spesso usato come siepe. Se viene potato nel modo giusto, meglio ancora, se non viene potato ma ci si limita a togliere a fine inverno i tratti di rami con i frutti dell’anno precedente, in tarda estate ci regalerà una ricca fioritura.

Deciduo, con foglie un po’ lobate, un po’ palmate, di media grandezza verde cupo, i fiori campanulati si fanno notare, i colori più comuni sono il lilla e il bianco, con le varie sfumature e il centro porpora scuro. Caratteristica di tutte le malvacee, è l’insieme degli organi riproduttivi, stami e pistillo, saldati tra di loro alla base, con gli stami disposti come uno scovolino. Non ha problemi per il freddo e si moltiplica facilmente con la semina, tanto che attorno alle piante ne nascono sempre di nuove.
Sono ormai moltissimi gli ibridi e cultivar, con dei bellissimi fiori più o meno doppi, anche se io preferisco i fiori semplici. Esiste anche un cultivar a foglie variegate. Volendo riprodurre piante con i fiori speciali bisogna ricorrere alla talea, perchè da seme normalmente si ottengono solo piante a fiore semplice. Meno comune, ma molto bella una cultivar a fiore completamente bianco.
L’Hibiscus rosa-sinensis è certamente il più famoso, e fotograficamente il più conosciuto, è un classico la foto di una bella thaitiana con uno di questi splendidi fiori tra i capelli.
I suoi colori sono splendidi. Tutta la tavolozza dal bianco, attraverso il giallo fino al rosso più intenso, manca solo il blu.
Naturalmente sono comprese tutte le varianti intermedie, le screziature, la diversa forma della corolla. Anche l’insieme di stami e pistillo, nelle forme con fiore doppio, concorrono in questa parata.
Le foglie fanno la loro parte per attirare l’interesse, sono lucide e di un bel verde intenso e non cadono in inverno.
Il periodo di fioritura è molto lungo, anche se non è molto copiosa.
Tutte queste belle qualità devono avere un prezzo, e questo sta nel fatto che non è rustico come il syriacus, anzi, guai se la temperatura scende sotto lo zero, per cui se non si è in zone rivierasche e particolarmente protette occorre coltivarlo in vaso per poterlo ritirare in inverno.
Chi vede per la prima volta i fiori di un Hibiscus moscheotus (sinonimo palustris), nelle varietà ibride a fiore piatto, rimane senza parole. Certo, un fiore del diametro di 30 cm. si fa notare.
Il fiore è semplice, solo cinque petali, che sono o parzialmente sovrapposti a formare un disco, oppure divisi.
Si può considerare una pianta vivace, ogni anno va a riposo per risvegliarsi la primavera successiva. Forma dei cespugli abbastanza fitti, con grandi foglie su steli che raggiungono i due metri di altezza. I fiori hanno breve durata, praticamente un giorno, la fioritura inizia a fine estate e si protrae abbastanza a lungo.
Normalmente gli amatori lo riproducono per divisione di ceppo, ed è un bello sconquasso “squartare” un ceppo. Io li riproduco per talea erbacea, non è però facilissimo. Le varietà più belle portano pochi semi, che raramente daranno piante con le caratteristiche dei genitori.
L’Hibiscus coccineus è particolare, ramifica poco e raggiunge facilmente 2,50 mt di altezza. Le foglie sono palmato divise e a qualcuno capita di scambiarlo per una pianta di canapa. In effetti può essere simile, ma in realtà ad un occhio professionale le differenze sono molte.
Il fiore è grande, circa 20 cm. di diametro, di colore rosso con i 5 petali divisi. Come il moscheotus è una pianta che in inverno va a riposo e sopporta basse temperature, a volte però si comporta come pianta annuale. Produce semi in abbondanza e nascono con facilità.

Una bella collezione di Hibiscus rosa-sinensis si può osservare all’Isola Madre (Lago Maggiore)
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Hibiscus rosa-sinensis
Hibiscus syriacus
Hibiscus rosa-sinensis