La casa delle peonie

di Renato Ronco
Pubblicato su "Case&country"

Una scelta di vita Un romantico laghetto, anzi un lago perchè ha una discreta dimensione. La casa in cima alla collina, che si affaccia sul lago, bianca, particolare, fin dai materiali di costruzione: il legno. E’ una classica casa della provincia americana, infatti il progetto nasce negli Stati Uniti,. Nel tardo pomeriggio un sole pallido e un po’ di bruma attenuava lo sfondo delle montagne e rendeva il paesaggio come sospeso, evanescente. Dall’uscita dell’autostrada, prima la statale, poi una strada secondaria si inoltra in questa parte di pianura Padana un po’ pigra con i campi quadrangolari liberi dalle coltivazioni di mais.

Dopo il terreno diventa mosso, i regolari campi non ci sono più, sulla destra rade querce accompagnano la strada, fino a quando improvvisamente, inaspettato, appare il lago. Non è il solito lago di origine artificiale come tanti. Questo è un lago da quadro del 700, con gli esili rami dei salici piangenti accarezzati da un fiato di aria che giocano pigramente sull’acqua. In lontananza la casa fa capolino tra il verde.

Negli anni 60, uno zio un po’ impaziente volle questo progetto direttamente dall’America - racconta Gabriella Berardi di Pralormo – la realizzazione è stata abbastanza impegnativa per i materiali inusuali e di difficile reperimento. E’ stata una scelta di vita la coltivazione delle peonie per Gabriella Berardi di Pralormo e Lodovico Salvi Del Pero. Non mancavano certo gli impegni, oltre all’attività agricola ad indirizzo prevalentemente cerealicolo anche un’importante azienda viticola in Argentina occupava la famiglia, ma sono riusciti a ritagliare uno spazio per questa nuova avventura.

La nonna amava molto le peonie, e alcune piante, ora centenarie, come un grande cespuglio di Peonia ‘Duchesse de Morny’ si possono ancora ammirare nel parco del Castello di Pralormo. Ed è proprio osservando una di questa piante, in un momento di relax, che è scattata la scintilla. Nel 1994, in collaborazione con un parente, è iniziata la produzione, partendo da una collezione di peonie arrivate precedentemente dall’America, una novità per l’Italia.
Ora il loro catalogo si è ancora più arricchito e comprende centinaia di specie e varietà diverse.
Anche il figlio Carlo è stato contagiato da questa passione, ed è bello che ci sia una continuità; la professionalità raggiunta, che richiede anni di passione ed esperienze, non andrà perduta.

Un grande campo di queste piante speciali, in lunghe file, costeggia una strada alberata a sud della villa, mentre dall’altro lato della strada, un secondo laghetto offre uno scenario diverso dal primo. Si deve fare uno sforzo per pensare che siamo nella pianura Padana, non nel New England.
In questo campo ci sono le peonie erbacee. Quando sono in fioritura lo spettacolo è impareggiabile, anche perché i fiori, seppure ricercati dai fioristi, non vengono raccolti, ma restano a disposizione dei visitatori, vengono vendute solo le piante, che si dividono in autunno. Il profumo dei fiori, che in certe varietà può essere veramente speciale si diffonde nell’aria.
Si sono aggiunte le hoste, presenza meno importante ma molto “inglese”. Amano poco i raggi del sole per cui sono ospitate sotto ombrai in strutture molto semplici, che si inseriscono bene nel contesto. Una piccola serra per l’affrancatura delle peonie appena invasate completa il quadro.
Altri campi si estendono nelle vicinanze, alcuni ancora di peonie erbacee altri delle più preziose, più aristocratiche sorelle maggiori, le peonie arboree.