STA SCOMPARENDO IL PISELLO DAI GIARDINI Renato Ronco

E' un titolo volutamente un po' ingannevole.
Il pisello di cui intendo parlare non é una leguminosa,  si tratta del ghiaietto!
Il ghiaietto piccolo, tondeggiante, non di spacco,  che si impiega negli stradini, o meglio, si impiegava.
Nel linguaggio comune, di cantiere  o in cava, questo ghiaietto viene chiamato pisello; anche sui capitolati ed elenchi prezzi.
Ricordo ancora le perplessità di una contabile quando si trovò per la prima volta a dovere contabilizzare "pisello lavato".
E' un materiale antico il pisello, oggi quasi scomparso, relegato in poche ville d'epoca e sostituito dall'asfalto o dagli autobloccanti.
Le mattonelle in cls (calcestruzzo) cosiddette "autobloccanti", ormai da qualche anno stanno invadendo tutti i cortili e le aree urbanizzate.
Si tratta di un materiale molto versatile, in commercio si trovano ormai tutte le forme, tali da poter comporre disegni vari, e con quattro tonalità base di colore; ma per me non ha il fascino del ghiaietto.
Gli stradini in ghiaietto hanno perso terreno per vari motivi. Oggi non c'é più tempo per la manutenzione, tutti hanno fretta, vanno di corsa.
Le automobili non amano gli stradini in ghiaietto. O forse é il ghiaietto che non ama le automobili; se c'é una curva, il passaggio delle auto lo sposta sempre all'esterno. Ancora peggio per le biciclette, il ghiaietto ha un effetto frenante, tanto che le linee di fuga, per rallentare i fuori pista delle macchine di formula 1 sono in ghiaietto, ma di granulometria a spessore maggiore.
Continuiamo con i difetti del ghiaietto: é difficile da tener pulito, difficile eliminare le foglie secche.Le malerbenascono facilmente. E' facile liberarsi delle erbe infestanti, bisogna però usare il diserbante.  Oggi si trovano in commercio diserbanti (glyphosate), che non lasciano residuo nel terreno e non danneggiano nessuna pianta, a condizione di non bagnarne le parti verdi, per cui non ho remore nel consigliarne l'uso.  Se gli stradini sono in ombra si può sviluppare anche il muschio, rendendoli ancora più vivi e affascinanti. A me il muschio piace moltissimo, ma quando però esagera nell'espandersi è necessario intervenire. Il  muschio é resistente ai diserbanti, é sufficiente rimuoverlo ogni tanto con il rastrello di ferro.
Per ammucchiare le foglie, i giardinieri usano, da qualche anno il soffiatore, una macchina rumorosa e... polverosa, ma che fa risparmiare un sacco di tempo.
Se nevica e deve passare lo spartineve, il pisello verrà ammonticchiato sui lati dello stradino, a fine inverno bisognerà ridistribuirlo. Bisognerà anche aggiungerne un poco ogni anno, di solito in primavera, perché ne manca sempre; si dice che la terra se lo mangia,  e ne mangerà tanto di più in funzione di come é stata preparata la fondazione dello stradino.
Con tutti questi difetti che sto elencando vi parrà strano che io parteggi per gli stradini in ghiaietto; credo anche che il pisello non sia adatto per un giardino condominiale. Troppi utenti diversi, il ghiaietto deve essere rispettato, non sopporta chi sgomma, richiede manutenzione, pulizia, tutte cose che provocherebbero continue discussioni tra  i condomini.
Il fruscio, lo scricchiolio sotto i piedi del ghiaietto mi trasmette una sensazione difficile da  spiegare, lo sento come una cosa viva,  mi fa immaginare parchi e spazi indietro nel tempo, immagino bordure di convallaria, siepi di buxsus...
Gli stradini in ghiaietto non sono strade nel giardino, sono parte del giardino, una componente importante del paesaggio; per questo, non vedo bene un cordolo di delimitazione. Se necessario (ad esempio per una piccola differenza di quota) meglio evitare il classico cordolo in cemento e optare magari per un cordolo di legno (si usano traversine ferroviarie di recupero).
Esteticamente valida, perché poco visibile, la soluzione della separazione dalle aiuole con una semplice lamiera di ferro interrata, che può essere a "raso", o qualche cm. sporgente se la quota dello stradino è più bassa; in questo caso attenzione al passaggio delle automobili, possono piegarla e si possono anche danneggiare le gomme.
Nel passato si usava anche fare cunette con piccoli ciottoli di fiumi e una cordolatura in pietra a contenere la terra del giardino; ottima e ... costosa soluzione quella delle cunette, apprezzo meno la cordolatura in  pietra.
Contrariamente a quanto si dice, il ghiaietto è anche una scelta economica. Di tutti i materiali idonei per realizzare uno stradino, la scelta del ghiaietto é quella che costa meno.
La costruzione, come la manutenzione, non richiede imprese specializzate. Ognuno può realizzarlo in economia acquistando i materiali nella cava più vicina; resta solo il problema della rullatura, la compattazione degli strati sottostanti; nel caso di piccole superfici, qualcuno potrà sorridere, ma si può usare anche ... l'automobile.
L'illustrazione mostra la stratigrafia consigliata per uno stradino in ghiaietto che dovrà sopportare il passaggio delle automobili.
Stradini pedonali, sentieri, possono anche non avere la fondazione in ghiaia, con l'inconveniente che nel disgelo primaverile, (parliamo di Torino), non saranno praticabili  per qualche giorno perché fangosi, e "mangeranno"  più ghiaietto.
Gli spessori indicati nella sezione per la ghiaia stabilizzata e la polvere di cava sono teorici e minimi, praticamente é solo una rasatura dello strato sottostante
La polvere di cava, ultimo strato prima del pisello, é praticamente il materiale che si usa per i campi da bocce e ha la funzione di bloccare il ghiaietto.
Lo strato di ghiaietto deve essere sottile,  deve solo coprire lo strato sottostante; quanto più sarà sottile, meno si muoverà e sarà più agevole camminare.
Ma ci  sono ancora altre motivazioni per invogliare alla scelta per gli stradini in pisello: d'estate riflettono molto meno il calore di qualsiasi altro materiale; le radici delle piante vicine "respirano", inoltre nel caso di pioggia, l'acqua verrà assorbita dal terreno, sempre a beneficio delle nostre piante.
Il dover passare ogni tanto il rastrello, con il fruscio discreto che provoca nei gesti lenti e non faticosi, può dare - come a me - un senso di appagamento.
Ancora un'ultima cosa: a Torino e dintorni, si può anche scegliere il colore del ghiaietto; se proviene da una cava piuttosto che da un'altra la colorazione di base può passare dalla prevalenza dei grigi al paglierino translucido.
Termino con la speranza di invogliare qualcuno a optare per il "pisello" nel giardino, ricordando che tutte le ville storiche più importanti sarebbero altra cosa senza i viali in ghiaietto.

Stratigrafia ghiaietto

cordolo in legno colonizzato da ceratostigma plumbaginoides
marciapiede in ciottoli
Quale altro materiale poteva sostituire il ghiaietto?
viale, le foglie non disturbano assolutamente
soluzione senza cordolatura, ottima
a spasso lungo una cordolatura in pietra